31
marzo
2025
La Legge di bilancio 2025 (n. 207) pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2024 proroga per alcuni anni le detrazioni fiscali previste per gli interventi sugli edifici (Bonus Casa ed Ecobonus), apportando alcune significative modifiche.
In breve, le detrazioni fiscali, ovvero le spese riportate nella dichiarazione dei redditi che riducono le tasse dovute, subiscono modifiche nelle aliquote di detrazione. Inoltre, l’importo massimo detraibile da ora in poi varia in base al reddito e al numero di figli a carico.
Per i soggetti privati con redditi superiori a 75.000 euro i limiti di spesa detraibile per interventi sulle abitazioni sono ridotti e diminuiscono ulteriormente se il contribuente ha meno di tre figli a carico. In sintesi, la Manovra introduce restrizioni alle detrazioni per le fasce di reddito più elevate, lasciando invariata la situazione per chi dichiara meno di 75.000 euro all’anno.
L’agevolazione fiscale destinata agli interventi di efficientamento energetico valida per tutte le tipologie di edificio e che fino al 31 dicembre 2024 poteva contare su aliquote di detrazioni variabili tra il 50% e il 65% (a seconda del tipo di intervento), prevede per i titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento (come chiarisce la Circolare n. 17/E/2023 dell’AdE), la possibilità di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute nel 2025 in relazione a interventi effettuati sull’immobile adibito ad abitazione principale e del 36% per tutte le altre casistiche. Nel 2026 e nel 2027 le aliquote di detrazione si ridurranno ulteriormente e rispettivamente al 36% (per l’abitazione principale) e al 30% (per gli altri immobili). Il limite massimo di detrazione rimane invece invariato rispetto agli anni precedenti (a seconda della tipologia di intervento). Nulla quindi cambia nel 2025 per quanto riguarda la detrazione del 50% delle spese congrue per interventi eseguiti sull’abitazione principale e sostenute dal proprietario con reddito inferiore a 75.000 euro, per la fornitura e la posa dei serramenti e delle schermature solari. Al 31 dicembre 2027, salvo proroghe, l’Ecobonus decadrà definitivamente.
Nel 2025, ultimo anno in cui sarà possibile usufruire del Superbonus, la detrazione prevista sarà pari al 65%.
L’agevolazione fiscale destinata agli interventi di recupero del patrimonio edilizio residenziale e che fino al 31 dicembre 2024 poteva contare su un’aliquota di detrazione del 50% (per tutte le abitazioni, prima o seconda casa che fossero), per le spese sostenute nel 2025 prevede la possibilità di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute nel 2025 dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento in relazione a interventi effettuati sull’immobile adibito ad abitazione principale e del 36% per le altre tipologie di residenza. Dal 2026 al 2028 le aliquote di detrazione si ridurranno ulteriormente e rispettivamente al 50% (abitazione principale) e al 36% (altre residenze). Il limite massimo di spesa definito dalla manovra fiscale varata dal governo è di 96.000 euro fino al 2027 e di € 48.000 nel 2028. Nulla quindi cambia fino al 2027 per quanto riguarda l’aliquota di detrazione del 50% delle spese di ristrutturazione sostenute sull’abitazione principale di proprietà.
Come prevede la direttiva comunitaria “Case Green” dal 1° gennaio 2025 non è più possibile portare in detrazione le spese per la sostituzione di impianti termici invernali alimentati unicamente con combustibili fossili (gas metano, gasolio, GPL, ecc.). Né mediante Bonus Casa, né tramite Ecobonus. Rimane la possibilità di sostituire gli impianti presenti con sistemi ibridi compatti (come per esempio una caldaia abbinata a una pompa di calore). Dal 2040 sarà definitivamente vietata la vendita di impianti di climatizzazione invernale unicamente alimentati da combustibili fossili.
Ai contribuenti che fruiscono della detrazione Bonus Casa è riconosciuta un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un limite di spesa detraibile di 5.000 euro per ogni immobile.
Il bonus verde, che offriva incentivi per la riqualificazione di giardini e terrazzi, non è invece stato confermato per i prossimi anni.
Con l’introduzione del nuovo articolo 16-ter nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), la Legge di Bilancio 2025 stabilisce due fasce di reddito complessivo per determinare l’accesso pieno o parziale alle detrazioni fiscali. A partire dal 2025, Bonus Casa ed Ecobonus saranno soggetti a limiti massimi di detrazione basati sul reddito.
L’ammontare complessivo annuo (non quindi limitato ai soli interventi sugli immobili) delle spese sulle quali calcolare la detrazione è di 14.000 euro per i redditi tra 75.000 e 100.000 euro; e di 8.000 euro per i redditi superiori a 100.000 euro. Tali limiti valgono solo nel caso si abbiano più di due figli (o un figlio disabile) a carico.
Per redditi oltre 75.000 euro, i limiti infatti variano in base ai figli a carico:
Senza figli: 7.000 euro (per redditi tra 75 e 100 mila euro) e 4.000 euro (oltre 100.000 €);
Con un figlio, rispettivamente: 9.800 euro e 5.600 euro;
Con due figli, rispettivamente: 11.900 euro e 6.800 euro.
Dal calcolo del reddito complessivo sono escluse le spese sanitarie detraibili, gli oneri legati a prestiti o mutui contratti entro il 31 dicembre 2024, i premi assicurativi detraibili e gli investimenti in start-up e PMI innovative. Inoltre, il reddito è calcolato al netto del valore dell’abitazione principale.
I nuovi limiti si applicano esclusivamente alle spese sostenute dal 2025, senza effetto retroattivo.
Come anticipato, per calcolare la detrazione annua massima dev’essere preso in considerazione il coefficiente familiare, che è pari a:
Sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni con un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.
L’abitazione principale, citata dalla Legge di Bilancio 2025, non dev’essere confusa con la “prima casa”. Secondo l’art. 1, comma 741, lett. b, della legge n. 160 del 2019, un’abitazione è definita principale se il proprietario e il suo nucleo familiare vi risiedono abitualmente e vi si sono registrati anagraficamente.
In pratica, per poter detrarre le spese relative a interventi su un immobile, è necessario che il proprietario (o altro titolare di diritti reali, come l’usufrutto, l’uso, il diritto di abitazione o il diritto di superficie) abbia la residenza anagrafica nell’immobile e vi dimori stabilmente e continuativamente nel tempo. Inoltre, il requisito di “abitazione principale” deve essere rispettato al termine delle opere.
Ci aspettiamo che nel prossimo periodo l’Agenzia delle Entrate faccia chiarezza su alcuni aspetti della normativa che attualmente risultano poco chiari e soggetti a diverse interpretazioni. Si attende inoltre l’aggiornamento della guida, sempre da parte di AdE, dedicata ai bonus edilizi e l’aggiornamento dei portali Enea per l’inserimento delle dichiarazioni relative agli interventi effettuati. Al momento opportuno aggiorneremo le informazioni qui contenute.
Di seguito proponiamo alcuni esempi nel tentativo di interpretare le regole pubblicate in Gazzetta Ufficiale.
Un contribuente ha un reddito complessivo di 110.000 euro e non ha figli a carico. Il limite per la spesa annua complessiva in detrazione è fissato a 8.000 euro. Però, poiché non ha figli a carico, il tetto massimo dev’essere ridotto applicando un coefficiente di 0,5.
Quindi, il calcolo per determinare la spesa massima detraibile sarà: 8.000 € x 0,5 = 4.000 €.
Nel 2025, se il contribuente sostenesse una spesa di 96.000 euro per interventi sull’abitazione principale di proprietà, potrebbe beneficiare di una detrazione (Bonus Casa o Ecobonus) al 50% sul totale della spesa effettivamente sostenuta.
Il calcolo per definire la spesa massima annua in detrazione sarebbe: 96.000 € / 10 x 50% = 4.800 €. Tuttavia, poiché il limite massimo di spesa annua detraibile è di 4.000 euro (come stabilito dai criteri basati sul reddito e sul quoziente familiare), ogni anno potrà effettivamente detrarre dalle proprie imposte 2.000 euro, pari al limite previsto.
Qualora invece nel 2025 il medesimo contribuente spendesse 10.000 € sul medesimo immobile e intendesse beneficiare del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) detrarrebbe l’intero importo annuale a disposizione: 10.000 € /10 x 50% = 500 €.
Un contribuente ha un figlio a carico e un reddito di 80.000 €. L’ammontare complessivo delle spese detraibili è fissato a 14.000 euro, ma, poiché ha un figlio a carico, il limite va ridotto applicando un coefficiente di 0,7: 14.000 € x 0,7 = 9.800 €.
Nel 2025, se il contribuente sostenesse una spesa di 96.000 euro per interventi sulla propria abitazione principale e valutasse di utilizzare il Bonus Casa (o l’Ecobonus), potrebbe beneficiare di una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta, fino al raggiungimento del rispettivo limite.
Gli spetterebbe infatti la detrazione massima: 96.000 € /10 x 50% = 4.800 €, essendo l’importo inferiore al limite massimo.
Qualora invece nel 2025 lo stesso contribuente spendesse 10.000 € sul medesimo immobile e intendesse beneficiare del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) detrarrebbe annualmente 10.000 € /10 x 50% = 500 €.
Un contribuente con un reddito di 80.000 € e due figli a carico. L’importo su cui calcolare la spesa complessiva massima in detrazione è pari a 14.000 euro. Avendo due figli bisogna moltiplicare il limite massimo detraibile per il coefficiente 0,85: 14.000 € x 0,85 = 11.900 €.
Se nel 2025 il contribuente, a seguito di alcuni interventi, spendesse 96.000 € e volesse sfruttare il Bonus Casa (o l’Ecobonus) per alcuni interventi sulla sua seconda casa, potrebbe detrarre il 36% della spesa sostenuta, fino al raggiungimento del rispettivo limite. Detrarrebbe quindi l’intero importo annuale: 96.000 € /10 x 36% = 3.456 €, essendo inferiore al limite massimo.
Qualora invece nel 2025 lo stesso contribuente spendesse 10.000 € sullo stesso immobile e intendesse beneficiare del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) detrarrebbe annualmente 10.000 € /10 x 36% = 360 €.
Un contribuente con un reddito pari a 70.000 €, con o senza figli a carico (indifferentemente).
Se nel 2025 a seguito di alcuni interventi, spendesse 96.000 € e intendesse godere del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) sull’abitazione principale di proprietà, beneficerebbe del 50% di detrazione sulla spesa sostenuta, fino al raggiungimento del limite massimo. Detrarrebbe quindi l’intero importo annuale: 96.000 € /10 x 50% = 4.800 €.
Qualora invece nel 2025 il medesimo contribuente spendesse 10.000 € sullo stesso immobile e intendesse beneficiare del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) detrarrebbe annualmente 10.000 € /10 x 50% = 500 €.
Per un contribuente con due figli a carico e con un reddito di 80.000 € l’ammontare complessivo delle spese detraibili è pari a 14.000 euro. Avendo due figli, il limite massimo detraibile si ottiene tramite il coefficiente 0,85: 14.000 € x 0,85 = 11.900 €.
Se nel 2025 il contribuente, a seguito di alcuni interventi, spendesse 96.000 € e volesse usufruire del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) sull’abitazione principale di proprietà del familiare convivente, beneficerebbe del 36% di detrazione sulla spesa sostenuta, fino al raggiungimento del rispettivo limite. Detrarrebbe quindi l’intero importo annuale: 96.000 € /10 x 36% = 3.456 €, essendo inferiore al limite massimo.
Qualora invece nel 2025 lo stesso contribuente spendesse 10.000 € sul medesimo immobile e intendesse beneficiare del Bonus Casa (o dell’Ecobonus) detrarrebbe annualmente 10.000 € /10 x 36% = 360 €.
Qualora nel 2025 un contribuente spendesse sull’immobile sede della sua attività 10.000 € per alcune schermature solari e intendesse beneficiare dell’Ecobonus, godrebbe di un’aliquota di detrazione del 36% sulla spesa sostenuta, fino al raggiungimento del rispettivo limite.
Annualmente detrarrebbe quindi: 10.000 €/10 x 36% = 360 €, essendo l’importo inferiore alla detrazione massima consentita, pari a € 60.000/10 = 6.000 €.
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Alessandro Palazzo
Architetto, consulente energetico CasaClima. Professore Politecnico Milano e ITS Varese. Consulente tecnico presso Pronema Srl. Web communication (edilizia zero consumo, agevolazioni fiscali).
Architect, energy consultant CasaClima. Professor at Politecnico Milano and ITS Varese (Italy. Technical consultant at Ponema Srl. Web communication (zero construction consumption, tax breaks).
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