16
ottobre
2023
Nelle calde giornate estive, il comfort di ogni abitazione o edificio dipende in gran parte dalla capacità di limitare l’ingresso dei raggi solari negli ambienti interni. Questa caratteristica è misurata dal fattore gtot, un indicatore essenziale per valutare l’efficienza delle schermature solari. Ma come può il fattore gtot influenzare la scelta di una schermatura ideale per un ambiente? E perché è così cruciale nella determinazione del benessere interno? Andiamo a scoprire insieme l’importanza di questo parametro.
La radiazione solare diretta può rapidamente surriscaldare gli ambienti interni. Confermato da autorevoli studi scientifici e innumerevoli casi pratici, le schermature solari, come le tende da sole e le pergole, si distinguono come dispositivi eccezionalmente efficaci.
Semplicità di installazione, assenza di necessità di autorizzazioni edilizie ed efficienza energetica sono solo alcune delle loro qualità distintive. Le pergole bioclimatiche e le pergotende, in particolare, estendono elegantemente lo spazio abitativo, permettendo l’utilizzo degli spazi esterni in tutte le condizioni meteo.
Ma, come si misura l’efficienza di una schermatura solare? La risposta è data dal valore gtot, il fattore di trasmissione solare totale: rappresenta la capacità di una schermatura solare di intercettare i raggi solari che colpiscono una finestra, prima che possano penetrare all’interno, provocando il surriscaldamento.
Il parametro a cui fare riferimento è il risultato della combinazione del valore schermante del vetro con quello del dispositivo di controllo solare (ad esempio, la tenda da sole), caratterizzando la loro performance globale nei confronti dell’irraggiamento.
Più basso è il fattore solare gtot complessivo, minore sarà l’ingresso dei raggi solari negli ambienti interni, garantendo spazi interni più confortevoli durante le calde giornate estive.
Comprendere l’efficienza delle schermature solari può richiedere qualche chiarimento, e alcuni esempi possono aiutare a rendere le cose più semplici.
Se, ad esempio, la certificazione di una tenda da sole indica un valore gtot di 0,35, significa che il tessuto respinge il 65% delle radiazioni solari che colpiscono una superficie finestrata. Addirittura, quando si utilizza un tendaggio opaco di colore pastello posizionato all’esterno di una finestra, il valore gtot estremamente basso di 0,03 indica che solo il 3% dei raggi solari possono attraversare il sistema combinato di schermatura e vetro. Ciò assicura un comfort estivo molto efficace e può, in molti casi, eliminare la necessità di un sistema di condizionamento dell’aria.
Come specificato dalla norma UNI EN 14501, le regole per certificare il fattore solare gtot prevedono necessariamente che le schermature solari siano abbinate a un vetro di tipo C. Si tratta di un vetro doppio basso-emissivo con un valore Ug di 1,20 W/mqK e un fattore solare g (riferito solo al vetro) di 0,59. È essenziale sottolineare che, come indicato da Enea nel suo Vademecum, per beneficiare delle detrazioni fiscali, una schermatura solare, non solo deve proteggere una superficie vetrata esposta da Est a Ovest passando per il Sud, ma deve anche avere una certificazione con un gtot inferiore o uguale a 0,35. Questo valore la colloca almeno nella classe 2, secondo le prestazioni stabilite dalla normativa.
Infatti, sulla base dei risultati del fattore solare gtot, la norma UNI EN 14501 classifica le schermature solari in 5 categorie di prestazione:
Classe 0: gtot ≥ 0, 50 (apporto: decisamente minimo)
Classe 1: 0,35 ≤ gtot < 0,50 (apporto: minimo)
Classe 2: 0,15 ≤ gtot < 0,35 (apporto: moderato)
Classe 3: 0,10 ≤ gtot < 0,15 (apporto: buono)
Classe 4: gtot < 0,10 (apporto: ottimo).
Con “apporto” si fa riferimento alla quantità di radiazione solare che effettivamente penetra all’interno degli ambienti, attraverso la schermatura.
Ridurre il valore gtot delle schermature solari può aprire la porta a vantaggi significativi, in particolare in termini di detrazioni fiscali. Oltre alla certificazione standard di una tenda da sole secondo la norma UNI EN 52022, esiste la possibilità di personalizzare la dichiarazione di prestazione solare qualora si abbiano a disposizione i dati tecnici certificati del vetro a protezione del quale la schermatura è effettivamente installata.
Se, per esempio, il vetro presenta valori Ug e g migliori (cioè, più bassi) rispetto al vetro di tipo C (prescritto dalla normativa), è possibile personalizzare la dichiarazione della prestazione di controllo solare. Questo può, in alcune circostanze, permettere di raggiungere il requisito minimo (gtot ≤ 0,35) che, in Italia, apre le porte alla detrazione Ecobonus del 50% su tutte le spese congrue.
Prendiamo in considerazione un caso pratico. Una tenda interna con un tessuto mediamente opaco di colore pastello ottiene, in abbinamento al vetro di tipo C, un gtot di 0,44 non sarebbe normalmente idonea per la detrazione. Tuttavia, se la stessa tenda fosse installata su una vetrata con prestazioni superiori, ad esempio con un valore Ug di 1,20 W/mqK e un fattore g di 0,43, il gtot del sistema combinato vetro + schermatura scenderebbe a 0,349. Questo risultato permetterebbe di accedere alla detrazione fiscale come previsto dalla legge.
Un punto fondamentale da tenere a mente: se una schermatura solare ha un valore gtot che è stato correttamente certificato dal fornitore con un valore ≤ 0,35, significa che è fiscalmente detraibile, a prescindere dal tipo di vetro effettivamente installato sulla finestra che protegge.
Riprendendo l’esempio delle tende da sole, possiamo applicare lo stesso principio alle zanzariere. Nel catalogo Pronema, ad esempio, vengono proposte zanzariere dotate di una rete antivento con un gtot di 0,33, certificato con il vetro di tipo C, come richiesto dalla normativa. È fondamentale sottolineare che certificazioni ottenute con altri tipi di vetro, in particolare il vetro D, possono trarre in inganno e, se utilizzate per detrazioni fiscali, potrebbero molto facilmente essere contestate e sanzionate dal Fisco.
Consideriamo ora una rete zanzariera standard con un gtot certificato di 0,45. Se questa fosse installata esternamente a una vetrata con un valore Ug di 1,20 W/mqK e un fattore g di 0,50, il sistema complessivamente avrebbe un gtot di 0,346, rendendolo idoneo alla detrazione fiscale.
Nel caso in cui i dati tecnici della vetrata non fossero noti, è essenziale, per certificare il valore gtot della schermatura solare, fare riferimento al vetro di tipo C, come prescritto dalla normativa, anche se, in realtà, la schermatura potrebbe essere installata su una vetrata con performance inferiori.
Nell’era contemporanea, la sfida non è solo costruire o ristrutturare, ma farlo con un occhio attento al benessere degli occupanti e all’impatto ambientale.
Le schermature solari, e in particolare le soluzioni innovative come le zanzariere con funzioni di protezione solare, sono testimonianza di come la tecnologia possa intervenire in maniera significativa nella creazione di spazi vivibili che rispondono a standard energetici avanzati. Questi dispositivi non sono solo un modo per migliorare il comfort interno, ma sono anche un passo avanti nella direzione di un futuro edilizio più verde e sostenibile.
Non è un caso che le tende da sole siano inserite tra i dispositivi detraibili grazie agli Ecobonus.
L’attenzione al fattore solare gtot non è solo una questione tecnica, ma parte di un impegno concreto verso la diffusione di edifici che armonizzino le necessità dell’uomo con quelle dell’ambiente circostante.
Alessandro Palazzo
Architetto, consulente energetico CasaClima. Professore Politecnico Milano e ITS Varese. Consulente tecnico presso Pronema Srl. Web communication (edilizia zero consumo, agevolazioni fiscali).
Architect, energy consultant CasaClima. Professor at Politecnico Milano and ITS Varese (Italy. Technical consultant at Ponema Srl. Web communication (zero construction consumption, tax breaks).
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